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Specialista patologie spalla e gomito

Cura delle patologie della spalla e del gomito, sia in elezione che in urgenza post traumatiche. Gestione delle patologie della spalla e del gomito dolorosi degenerativi e post traumatici, offrendo al paziente tecniche di trattamento all’avanguardia conservative o chirurgiche: artroscopiche, open e sostitutive

©DottorCesari_Spalla (1)
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Nella maggior parte dei casi non è possibile individuare una causa precisa per la tendinopatia calcifica, avendo questa patologia una forte componente congenita. Molte persone chiedono se devono modificare le diete per ridurre l’assunzione di calcio. Questo provvedimento non deve assolutamente essere mai preso, bensì è opportuno mantenere una dieta sana e bilanciata dal punto di vista calorico ed in grado di fornire almeno 1 grammo di calcio al giorno, soprattutto negli anziani ed in donne in fase post menopausale.

I depositi di calcio nella spalla sono più frequenti in donne tra i 35 e 65 anni d’età, ma si possono presentare anche negli uomini. Possono essere spesso bilaterali

Molti depositi di calcio nella spalla sono presenti per anni senza rendersi responsabili d’alcun sintomo e nel tempo autoriassorbirsi. In alcuni casi, anche piccoli depositi di calcio possono essere responsabili di dolore e ciò accade quando s’infiammano i tessuti circostanti con importanti borsiti sottoacromiali.

I depositi di calcio possono determinare l’erosione progressiva del tessuto tendineo fino alla completa lesione della cuffia dei rotatori.

La maggior parte dei depositi di calcio sono soffici come pasta dentifricia in quella che viene chiamata fase di rimaneggiamento o fase acuta della sintomatologia. Nel tempo diventano progressivamente più consistenti fino ad avere la durezza prima del gesso e poi dell’osso.

L’infiammazione in fase acuta può essere trattata con impacchi di ghiaccio e riposo del braccio in un opportuno sistema di sospensione (“sling“); in alcuni casi possono essere utili anche antiinfiammatori cortisonici per via orale o infiltrativa locale (se prescritti dal medico).

Quando si verificano episodi ricorrenti acuti dolorosi alla spalla o un discomfort continuo al paziente si può prendere in considerazione l’ipotesi dell’asportazione chirurgica per via artroscopica. Generalmente sono le calcificazioni di dimensioni superiori al centimetro, incapaci di autoriassorbirsi, ad essere più sintomatiche e quindi destinate al trattamento chirurgico.

L’intervento è effettuato in anestesia loco-regionale durante un breve ricovero in regime di day hospital. Durante l’operazione il paziente non avverte nessun dolore e, dopo l’intervento la gestione dello stesso è controllato da un opportuno protocollo anestesiologico. Qualora i depositi di calcio determinino l’erosione nella cuffia dei rotatori allora può rendersi necessaria una riparazione del danno mediante ancorette dedicate ed eventualmente una decompressione sotto acromiale (rimozione di una piccola porzione di osso che sovrasta i depositi di calcio, l’acromion, per ridurre gli attriti).

Non abbiamo mai avuto occasione ancora di vedere calcificazioni che si riformano sulla stessa spalla dopo essere state rimosse.

Radiografia Calcificazione cuffia

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Dottor Eugenio Cesari

Specialista in ortopedia, traumatologia e chirurgia della Spalla e del Gomito