
Artroscopia della spalla: la guida del Dott. Eugenio Cesari
Chirurgia Artroscopica di spalla
Generalità dell’ artroscopia della spalla
L’artroscopia della spalla è una tecnica chirurgica mini invasiva, che permette la diagnosi e la cura di numerose problematiche a carico dell’articolazione gleno omerale.
La tecnica prevede la pratica di piccolissime incisioni cutanee a livello della spalla e l’impiego di uno strumento chiamato artroscopio con il quale, tramite l’utilizzo di fibre ottiche è possibile avere una visione a 360 gradi dell’articolazione. Tale procedura richiede un ‘accurata preparazione, la quale tuttavia è molto semplice da attuare.
Dopo un’artroscopia della spalla, viceversa, i tempi di guarigione e il ritorno alle attività quotidiane dipendono da vari fattori: la tipologia e le finalità dell’ intervento, le attenzioni che il paziente pone alla riabilitazione fisioterapica.
Cos’è l’ artroscopia della spalla?
L’artroscopia della spalla è una tecnica mini invasiva, eseguita in anestesia loco regionale e in regime di Day Hospital, attraverso la quale sono possibili la diagnosi e la cura di patologie a carico delle strutture articolari e/o degli elementi muscolo-tendinei della spalla.
L’artroscopia della spalla trova impiego con scopo diagnostico e al tempo stesso terapeutico, quando test di routine meno invasivi, come l’esame obiettivo, l’anamnesi e gli esami radiologici, non hanno fornito dati sufficienti a formulare una diagnosi definitiva.
L’artroscopia della spalla con finalità terapeutiche permette di individuare/confermare condizioni cliniche differenti e il loro contestuale trattamento come:
• La riparazione delle lesioni della cuffia dei rotatori
• La riparazione delle lesioni dei legamenti e del labbro glenoideo in lussazioni recidivanti della spalla
• L’asportazione di calcificazioni dai tendini della cuffia in tendinopatia calcifica
• La decompressione, in sindrome da conflitto subacromiale, del tendine del sovraspinato
• La riparazione delle lesioni che riguardano l’origine del capo lungo del muscolo bicipite brachiale (SLAP).
• Pulizia articolare con eliminazione di osteofiti e corpi mobili dovuti all’artrosi
• Lisi della capsula articolare in capsuliti glenomeali (spalla congelata)
Tale tecnica presenta enormi vantaggi rispetto a quella tradizionale a cielo aperto:
• Esecuzione in sola anestesia loco regionale con dimissione a distanza di 3 ore dalla fine dell’intervento
• Visualizzazione a 360 gradi dell’articolazione e trattamento di lesioni associate coesistenti
• Cicatrici chirurgiche esteticamente non visibili
• Minor insulto ai tessuti molli con miglior recupero post operatorio
• Minor rischio infettivo
• Recupero post operatorio più rapido, rispettando sempre i tempi biologici di guarigione
Qual è il paziente tipo?
Solitamente, l’artroscopia della spalla ha per pazienti:
• Paz. che praticano sport di contatto (es: rugby, pugilato, judo) e sport in cui è previsto il sollevamento continuativo degli arti superiori sopra la testa (es:pallavolo, tennis, pallacanestro, ginnastica artistica)
• Paz che svolgono un’attività lavorativa che prevede il sollevamento ripetuto degli arti superiori sopra la testa (es: facchinaggio, magazziniere, imbianchini)
• Pazienti di differenti età affetti da patologie su base degenerativa dei tendini o della cartilagine
Preparazione all’ artroscopia della spalla
Prima di qualsiasi operazione di artroscopia della spalla (in genere due settimana prima), occorre stabilire in fase di prericovero, tramite una visita anestesiologica e una serie di semplici esami clinici e strumentali se il candidato paziente è idoneo alla tecnica chirurgica in questione. Gli esami clinici conoscitivi consistono in: un esame obiettivo accurato, un esame ematico completo, un esame cardiologico e una valutazione approfondita della storia clinica.
Il ricorso a queste indagini serve a stabilire se ci sono o meno le condizioni di salute indispensabili per la buona riuscita dell’operazione. Se il paziente è idoneo, l’ortopedico che effettuerà la procedura (o un suo collaboratore) gli illustrerà le norme pre-operatorie e lo metterà al corrente di che cosa prevede l’intervento (es: durata, tipo di anestesia impiegato) e di quali sono le sue implicazioni (es: tempi di recupero, fisioterapia).
Norme pre-operatorie
Le norme pre-operatorie sono indicazioni che il paziente deve seguire alla lettera, affinché il tutto vada per il meglio.
Tali indicazioni consistono in:
• Interrompere eventuale terapia a base di farmaci anticoagulanti, al fine di evitare eccessive perdita di sangue dalle incisioni chirurgiche, sempre previa consulenza cardiologica
• La depilazione dell’arto da operare, dell’emitorace e dell’ascella il giorno prima dell’intervento
• Nel giorno della procedura, presentarsi a digiuno completo da almeno 8-10 ore (è possibile soltanto bere acqua qualche ora prima della procedura)
• Per il rientro a casa, chiedere supporto a un familiare, perché l’anestesia altera le capacità di attenzione e vigilanza e la funzionalità dell’arto operato.
Come si svolge l’ artroscopia della spalla?
Le operazioni di artroscopia della spalla sono interventi di chirurgia eseguita in regime day surgery con dimissione giornaliera, suddivisibili in tre fasi consecutive:
1. Accoglienza e all’ accettazione del paziente
2. Anestesia locoregionale dell’arto interessato eseguita dal collega anestesista mediante plesso loco regionale (puntura interscalenica sul collo sotto guida ecografica)
3. Procedura chirurgica
La procedura Day Hospital vuol dire che l’esecuzione della stessa dura circa un ora e occupa in totale mezza giornata e non necessita del ricovero ospedaliero, salvo casi eccezionali.
Preparazione e posizionamento del paziente
La fase dedicata all’accoglienza e al posizionamento del paziente prevede per quest’ultimo:
• Il cambio d’abito a favore di un camice ospedaliero;
• Un breve ripasso di tutti i passaggi dell’intervento;
• L’ingresso in sala operatoria e il suo collocamento sul lettino operatorio, nella posizione corretta per ricevere l’anestesia.
Anestesia
L’anestesia praticata prima dell’intervento chirurgico serve a controllare il dolore durante la procedura e nelle 10 ore a seguito della stessa. Durante la procedura, in caso di agitazione del paziente si potrà eseguire un’ulteriore terapia adiuvante farmacologica miorilassante e calmante. Il paziente avrà, a seguito dell’intervento, in caso di necessità, un adeguato protocollo di gestione del dolore tramite prescrizione di terapia orale domiciliare.
Fase operativa dell’ artroscopia della spalla
La fase operativa dell’artroscopia della spalla ha inizio dopo la conferma, da parte dell’anestesista, del chirurgo e del paziente del lato da operare.
Questa fase cruciale della procedura spetta totalmente all’ortopedico e prevede nell’ordine:
• Il posizionamento del paziente in decubito laterale
• La disinfezione dell’intera zona della spalla con preparazione campo sterile, così da minimizzare il rischio d’infezione
• La pratica di una mini-incisione (mezzo centimetro) a livello della parte posteriore della spalla
• Attraverso la mini-incisione appena praticata, l’introduzione dell’artroscopio
• La valutazione dell’interno della spalla, alla ricerca del problema da curare
• La pratica di altre due mini-incisioni, allo scopo di inserirvi gli strumenti chirurgici necessari a trattare la problematica presente/rilevata
• Al termine dell’azione terapeutica, l’estrazione dell’artroscopio e degli eventuali strumenti chirurgici
• La sutura delle mini-incisioni tramite punti riassorbibili intadermici e cerottini, l’applicazione quindi di un tutore sulla spalla, così da proteggere quest’ultima e limitarne i movimenti più bruschi.
Posizionamento dell’artroscopio nella spalla tramite l’accesso posteriore?
Tutore di spalla da posizionare nel post operatorio.
Domande e FAQ sull’ artroscopia della spalla
L’Artroscopia della Spalla è dolorosa?
L’artroscopia della spalla è una tecnica minimamente invasiva, pertanto non è dolorosa.
Quanto dura?
Le procedure di artroscopia della spalla possono durare dai 20 minuti a max 90 minuti.
(in queste circostanze, influisce in modo determinante la complessità della patologia da curare).
Post-Operatorio
Al termine dell’intervento lo staff medico provvede a trasferire il paziente in una confortevole sala di ricovero della clinica; qui, la persona appena operata potrà finalmente mangiare e riprendersi.
La degenza nella sala di ricovero dura il tempo necessario affinché svaniscano gli effetti principali dell’anestesia (qualche ora); in quest’arco temporale, il paziente riceve diverse visite da parte di infermieri e ortopedico, i quali ne valutano lo stato di salute e la risposta alla procedura. Le dimissioni avvengono esclusivamente su indicazione del medico che ha effettuato la procedura.
Quali sono i postumi dell’anestesia?
Destinati a svanire gradualmente nel giro di 24 ore, i principali effetti dell’anestesia sono: stanchezza, confusione, senso di intorpidimento del braccio operato.
Quali sono i postumi dell’intervento?
Nei primi giorni successivi a una procedura di artroscopia della spalla, la spalla sarà dolente e gonfia, tanto che risulteranno difficoltose attività quotidiane come lavarsi o vestirsi; tuttavia, salvo non siano persistenti, dolore e gonfiore non devono allarmare, in quanto sono conseguenze normali della procedura.
Per quanto concerne le incisioni chirurgiche, queste rimarginano nel giro di 14 giorni.
Cosa può aiutare ad attenuare dolore e gonfiore?
• Stare a riposo
• Assumere anti infiammatori e anti dolorifici come da protocollo del dolore: Paracetamolo e Ibubrofene
• Impacchi di ghiaccio (4-5 impacchi al giorno della durata di 15-20 minuti)
• Dormire supini con il tronco leggermente sollevato utilizzando un cuscino dietro le spalle o sul divano nei primi giorni
Quando è previsto il riassorbimento dei punti di sutura?
La guarigione dei punti di sutura avviene generalmente a 14 giorni dall’intervento. Durante un controllo clinico medico già programmato, si esegue la rimozione della medicazione con indicazione a poter fare la doccia completa nei giorni a seguire. Sino ad allora è vietato bagnare le ferite chirurgiche, consigliato invece medicare a piatto le stesse con betadine e cerotti medicati ogni 4 gg.
Per quanto tempo occorre mantenere il tutore alla spalla?
Generalmente il tutore va mantenuto per 4 settimane h 24 giorno e notte, posizionato sopra i vestiti e rimosso solo durante la vestizione. Da subito saranno concessi i movimenti della mano e del gomito passivi autogestiti. Solo in caso di interventi di minima o di pulizia e lisi capsulare saranno concessi tempi di immobilizzazione minore con inizio del percorso riabilitativo anticipato.
Recupero
I tempi di recupero da una procedura di artroscopia della spalla dipendono da
• La patologia oggetto di cura: tempi di guarigione completa anche molto lunghi (anche 4- 6 mesi).
• L’età e lo stato di salute del paziente.
• L’attività lavorativa svolta dal paziente.
• L’attenzione che il paziente ha verso se stesso.
Guarisce prima e meglio chi non brucia le tappe, segue le indicazioni del medico e del fisioterapista e non manca ai controlli periodici.
Fisioterapia e Riabilitazione
La fisioterapia riveste un ruolo chiave nel processo di recupero dagli interventi di artroscopia della spalla; essa, infatti, permette al paziente di recuperare le piene funzionalità della spalla e delle strutture anatomiche interessate dall’intervento.
Sia nei tempi che nelle modalità, il percorso di riabilitazione fisioterapica varia a seconda della condizione trattata. In sede di dimissione l’ortopedico spiegherà la riuscita dell’intervento e la specifica corretta riabilitazione a seguito del periodo di immobilizzazione.
Ritorno alle attività quotidiane e sportive
Dopo le procedure di artroscopia della spalla, il ritorno alle attività quotidiane (es: guidare) e alla pratica sportiva dipende da cos’ha previsto, nello specifico, l’intervento. È compito dell’ortopedico curante indicare con precisione al paziente quando può far ritorno alle varie attività desiderate.
Rischi
Grazie ai progressi delle tecnologie mediche, l’artroscopia della spalla è da considerarsi una pratica sicura; tuttavia, si tratta pur sempre di un intervento, come tale, presenta un certo margine di rischio non eliminabile.
Possibili Complicanze dell’Artroscopia della Spalla
Tra le complicazioni che possono scaturire dall’artroscopia della spalla, figurano:
• Infezione di un’incisione chirurgica
• Trombosi venosa
• Reazioni allergiche
• Possibile insulto involontario temporaneo ai nervi limitrofi all’articolazione a seguito dell’anestesia loco regionale
• Recidiva della lesione trattata
Controindicazioni
Esistono Controindicazioni all’Artroscopia della Spalla?
L’artroscopia della spalla è controindicata soltanto quando il paziente presenta uno stato di salute fortemente debilitato, che non gli permetterebbe di sopportare l’anestesia o che lo metterebbe a serio rischio di infezione e sepsi ( Paz. immunodepressi, tossicodipendenti).
Risultati
l’Artroscopia della spalla è un’ottima tecnica innovativa, perché abbina minima invasività a sicurezza ed efficacia sempre e solo se eseguita in mani esperte. La mia equipe, nello specifico, esegue più di circa 500 interventi all’anno di questo tipo, con ottimi risultati pubblicati in riviste internazionali. Tale tecnica richiede un’importante lavoro di squadra tra chirurgo, anestesista e personale infermieristico permettendo cosi’ di diminuire i tempi chirurgici e relativo rischio infettivo, assicurando al tempo stesso tutto il comfort necessario al paziente. Ai miei pazienti dico sempre che “è un po’ come andare dal dentista” piuttosto che immaginarsi un intervento classico stereotipato, ma risulta comunque fondamentale ai fini della riuscita dello stesso il rispetto delle indicazioni fornite dal chirurgo: principalmente il rispetto dei tempi di guarigione biologica della lesione trattata e un corretto percorso riabilitativo eseguito solo in mani esperte, da terapisti preparati, cultori della materia e non inventati. Il medico cura ma è la natura che ripara…